Rilevatore gas NCA (ora CNA)

Caratteristiche Rilevatori Gas CNA

Da più di 20 anni ed esattamente dal 1998, la NCA Service (ora CNA) produce articoli e prodotti di qualità per veicoli ricreazionali, come camper, roulotte, bungalow, imbarcazioni nautiche, con estrema professionalità ed entusiasmo, caratteristiche che l’hanno resa una fra le principali aziende per la produzione e la distribuzione di dispositivi ed accessori.

Fra questi, di massima rilevanza per la sicurezza in camper, in itinere e in villeggiatura, spiccano senza dubbio i rilevatori di gas, fondamentali per la tranquillità in ambienti e situazioni in cui è importante il rispetto delle regole e dei dispositivi “salvavita”, di cui ci occuperemo in questa breve guida.

L’attuale CNA (Camping Nautical Accessories), con sede a Bernate Ticino, in provincia di Milano, ha subìto varie trasformazioni prima di arrivare alla realtà attuale che vede un’azienda leader nella fornitura di sistemi di sicurezza, energia ed affini, vantando, oltre a più di 500 centri vendita autorizzati, un ufficio dedicato per l’Assistenza Clienti e un reparto Ricerca e Sviluppo che consente di fornire apparecchi e dispositivi sempre all’avanguardia.

L’ex NCA ha sempre prestato enorme importanza alla costante ricerca e allo sviluppo sia di prodotti che di materiali innovativi e affidabili, in un’ottica di puro “Made in Italy”. Con una mission ben precisa, che ha come obiettivo aggiornamento ed innovazione, ma anche qualità ed impegno, CNA presenta le sue quattro linee di prodotti, fra cui, appunto, quella che andremo ad approfondire, relativa ai segnalatori di perdite di vapori ed esalazioni:

  • Chimica
  • Energia
  • Sicurezza
  • Rilevatori Gas

 Linea Rilevatori Gas di CNA

Le fughe di gas, come sappiamo, costituiscono un grave pericolo ovunque, in casa come negli spazi aperti, ma, in luoghi ristretti come camper e/o alloggi di breve villeggiatura, dove comunque la soglia di attenzione tende a diminuire, questi rischi possono aumentare, anche in considerazione dell’ambiente più circoscritto e, di conseguenza, più rapidamente saturabile. Non a caso, infatti, CO, gas soporiferi e GPL, tanto per citare i più comuni, sono emissioni insidiose, che possono diventare purtroppo pericolosissime, spesso prima ancora che le persone presenti siano in grado di rendersene conto.

È importante, dunque, prevedere una protezione il più possibile totale, specie nei confronti del diverso comportamento che i 3 gas nocivi presentano, considerando che:

  • Il GPL, comunemente usato nelle bombole per cucinare, è un gas pesante quindi si diffonde dal basso verso l’alto
  • Il monossido di carbonio, CO, è un gas volatile e, pertanto, si diffonde al contrario, dall’alto verso il basso
  • Stessa cosa per i gas narcotizzanti, o soporiferi.

Al fine di garantire una difesa univoca, pertanto, è evidente che, almeno in teoria, non pare sufficiente installare un solo rilevatore o, comunque, è preferibile scegliere dispositivi in grado di segnalare perdite più ampie, e non soltanto ristrette ad un unico gas. Vediamo come CNA si presenta sul mercato, in questo senso, sottolineando la rilevanza dei suoi prodotti a più sensori, per permettere, posizionati ad altezze diverse, una garanzia totale del luogo.

Rilevatori ex NCA e tipologia di protezione

Partiamo dalla classificazione del tipo di protezione che può essere, comunque:

  1. Base, conun solo sensore posizionato al massimo a 20/25 cm da terra o dal soffitto, a seconda del tipo di gas, per consentire una copertura per una specifica tipologia di emissione
  2. Massima, con due sensori posizionati alla stessa distanza precedente, per permettere una protezione univoca da GPL, CO e gas narcotizzante, ancor meglio se installati nei pressi del posto letto, per una tutela maggiore nei riguardi del gas soporifero, e comunque il più possibile centrale, a garanzia di protezione massima per il monossido di carbonio

Tutti i rilevatori gas CNA, costruiti in nylon autoestinguente, sono omologati in conformità a quanto previsto dalla direttiva comunitaria 2009/19/EC automotive nr. E24 031892, progettati con riferimento alle normative CEI EN 50194 e EN 60529, per le apparecchiature elettroniche idonee alla rilevazione di gas esplosivi, con prove di certificazione eseguite presso i laboratori IMQ Spa, Istituto Marchio di Qualità.

Inoltre, i dispositivi CNA presentano il livello di protezione catalogato come IP40: con questa definizione, s’intende il codice IP (International Protection) con cui, nell’ambito delle convenzioni europee, sono definite le norme per individuare, appunto, il grado di protezione degli involucri dei dispositivi elettrici ed elettronici contro la contaminazione di agenti esterni, sia di natura liquida, sia solida. Al prefisso IP vengono fatte seguire due cifre che individuano, rispettivamente:

  • La difesa contro il contatto con i corpi esterni, con accesso a parti pericolose
  • La protezione contro la penetrazione di liquidi.

Con IP40 s’intende, pertanto, un “involucro protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 1mm e contro l’accesso con un filo”, ma che non protegge da introduzione di liquidi.

Vediamo ora, nel dettaglio, le 4 tipologie di rilevatori gas CNA presenti in commercio:

Gas Detector 3 Professional

Com’è facilmente intuibile, questo dispositivo è stato progettato e realizzato per verificare in modo completo la presenza di gas tossici, narcotici ed esplosivi. Dispone di due sensori a semiconduttore: il primo è in grado di segnalare la presenza di gas GPL con una sensibilità di intervento tarata al 10% del L.I.E., Limite Inferiore di Esplosività, nonché l’eventuale perdita di gas soporiferi, mentre con l’altro sensore viene rilevato il monossido di carbonio, definendo due diversi livelli di allarme, segnalati quando per un certo periodo persiste una bassa concentrazione di CO che, per il principio dell’accumulo, potrebbe comunque danneggiare l’organismo umano.

Gas Detector Sopor

Studiato espressamente, in base alla Normativa Europea, per un controllo particolare sui gas soporiferi e narcotici, il rilevatore Gas Sopor dispone di un unico sensore, in grado di segnalare la presenza di gas pericolosamente narcotizzanti, come l’etere solforico ed il cloroformio e, comunque, anche un’eventuale perdita di GPL, con una sensibilità di intervento tarata, anche in questo caso, al 10% del Limite Inferiore di Esplosività. Il suo ideale posizionamento si piazza a 30 cm, al massimo (minimo 10) dal soffitto, nelle vicinanze dell’ambiente notte. È provvisto di allarme visivo, con accensione luci a LED, e buzzer ronzinante sonoro. Stesso materiale di produzione del modello precedente.

Gas Detector CO

Rilevatore specifico, con eccellente prestazione, per segnalare la fuga di gas tossici, grazie ad un sensore che monitora il Monossido di Carbonio, definendo due livelli di allarme quando ne viene superata la massima concentrazione ammissibile, così come, pur in percentuali minore, ne persistono quantitativi inferiori ma, per il principio dell’accumulo possono comunque arrecare problemi di salute e sicurezza. Dotato di indicatore di stato del sensore e del livello di batteria, necessita, come gli altri modelli, di un’alimentazione di 12 v. L’ideale è un montaggio a non più di 30 cm dal soffitto.

Gas Detector GPL

Si riferisce allo specifico rilevamento di quel determinato gas, per il quale possiede un sensore che ne rileva la concentrazione con una sensibilità per potere intervenire intorno al 10% del L.I.E., con massima affidabilità, anch’esso certificato ed omologato in base alle normative internazionali in termini di sicurezza. E anche in questo caso, l’ideale è un’installazione, al massimo, a 30 cm dal pavimento. La segnalazione di pericolosità avviene sempre mediante doppio allarme, visivo ed acustico.