Rilevatore gas metano a batteria

Guida alla scelta del rilevatore gas metano a pile

Tra i dispositivi salvavita di uso domestico, uno dei più semplici, presente già da tempo sul mercato (anche se non particolarmente sfruttato in Italia), è sicuramente il rilevatore di gas metano, monossido di carbonio o GPL. Come sappiamo, l’apparecchio serve per segnalare, all’interno di un’abitazione o comunque di un ambiente, l’eventuale fuoriuscita di gas nocivi alla salute, mediante segnali acustici e luminosi. I rilevatori più semplici si limitano ad allertare per la perdita di un solo determinato gas, mentre quelli più sofisticati, oltre a segnalarne diversi tipi, possono essere collegati a delle valvole a funzionamento elettronico, in grado di interrompere in maniera autonoma le emissioni nocive.

Oltre ai rilevatori di gas fissi, in commercio possiamo trovarne di portatili, utilizzati in genere in ambito professionale, ma non solo. Hanno il vantaggio di non richiedere particolari operazioni né di muratura né di manutenzione, sono di facile utilizzo, leggeri ed estremamente maneggevoli. Lo svantaggio è soltanto uno, e cioè che, essendo alimentati a batteria, la loro durata è limitata nel tempo. È però importante sapere che l’autospegnimento economizza le pile quando il dispositivo non viene utilizzato. Anche alcuni rilevatori fissi, senza fili, utilizzando solo viti e tasselli per il montaggio, sfruttano comunque l’alimentazione a batteria.

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 L’importanza del sensore

Senza dubbio, come per le altre tipologie, la principale qualità di un rilevatore gas a batteria è legata a doppio filo con quella del suo componente basilare, vale a dire il sensore, peraltro molto sensibile alle temperature ambientali, tanto che, in caso di valori estremi, come per esempio >50° e <15° C, il suo corretto funzionamento potrebbe non essere del tutto assicurato. I rilevatori si classificano in base al gas che sono in grado di segnalare e, inoltre, differiscono ulteriormente proprio in base alla tecnologia utilizzata dai sensori stessi, suddivisa in:

  • Sensori catalitici e a infrarossi, per segnalazioni gas combustibili
  • Sensori elettrochimici e metallici, per rilevazioni gas tossici.

Un buon sensore deve essere in grado di riconoscere il tipo di concentrazione di gas rarefatti o liquefatti, come il propano, il butano e soprattutto il metano, il più diffuso e utilizzato negli appartamenti per cucinare e per scaldare l’acqua. Naturalmente, una perdita di uno di questi gas può diventare estremamente pericolosa, e dunque il dispositivo deve poter segnalare anche il limite di concentrazione accettabile, oltre il quale si deve rilevare il pericolo.

C’è batteria e batteria…

I rilevatori a batteria funzionano, contrariamente all’alimentazione a voltaggio dei fissi, con pile, normalmente utilizzando le stilo, tipologia AA, o le mini stilo, tipologia AAA, semplici da reperire e da sostituire una volta esauste, ma anche, in alcuni modelli più avanzati o professionali, al litio che, solitamente, presentano la stessa durata del sensore e, pertanto (almeno in teoria) non andranno sostituite nel periodo di vita dell’apparecchio stesso, testato in linea di massima sui 5 anni.

Tra gli aspetti fondamentali dei rilevatori di gas a batteria vi è senza dubbio la capacità di segnalare il loro stato di funzionamento, poiché è fondamentale potere contare su un apparecchio sempre efficiente, soprattutto sempre operativo e in grado di avvisare di un suo improvviso spegnimento. Di solito, sono le luci a LED, di 3 colori diversi, che hanno la funzione (e la responsabilità!) di indicare le altrettante diverse informazioni, fra cui, per ottimizzarne l’efficacia, in alcuni modelli, anche il limite di esaurimento della batteria.

Diversi modelli per diversi ambienti

Spesso questi rilevatori sono a forma di una grossa penna, quindi praticamente tascabili, facili da trasportare e utilizzare, per esempio, nell’alloggio della vacanza, o addirittura sul camper dove, peraltro, le fughe di gas hanno una probabilità ancora più alta di verificarsi. Entrano facilmente nella cassetta degli attrezzi di un professionista, ma possono benissimo essere tenuti a portata di mano in casa, onde scongiurare il sospetto che la tubatura del metano domestico abbia una perdita.

Sono infatti perfetti sia per segnalare la presenza di fughe di gas naturale, la miscela di idrocarburi in cui la percentuale più alta è costituita da metano, sia per le emissioni di propano e GPL. Inoltre, il modello “stilo” non necessita di particolari collaudi o calibrature per l’utilizzo e tale facilità d’uso lo rende idoneo all’uso immediato, semplicemente puntandolo su tubature, valvole o serbatoi, per avere un riscontro immediato e sicuro.

Il rilevatore di gas metano a batteria è particolarmente indicato quando le registrazioni dei valori devono essere effettuate in luoghi diversi, e non soltanto in una stanza fissa e, come abbiamo più volte sottolineato, a seconda dell’uso che ne verrà fatto, e della frequenza di utilizzo, è importante scegliere in maniera corretta il modello giusto. Così facendo, se il dispositivo deve essere utilizzato in casa o in camper, è sufficiente scegliere rilevatori domestici tarati sui livelli di sicurezza del metano, mentre per usi più sofisticati e professionali, si deve necessariamente ricorrere ad apparecchi tipo palmare, che permettono di effettuare misurazioni più dettagliate e che comprendono altre tipologie di gas, come il solfuro di idrogeno, il diossido di carbonio e il monossido di carbonio.

Stiamo parlando, per esempio, di controlli di sicurezza per aziende chimiche, raffinerie, capannoni industriali, e similari, dove ovviamente i rischi sono più elevati e altamente pericolosi. Alcuni modelli, inoltre, proprio per avere una copertura uniforme su tutta l’area interessata al controllo, possono essere interconnessi fra loro e comunicare, scambiandosi dati ed informazioni, in modo che, in caso di perdita di gas, tutti i dispositivi posizionati in quella determinata zona (magazzino, azienda, capannone), possano ampliare in questo modo i livelli di sicurezza generali.

Strumenti ideali, per esempio, per tecnici di impianti di riscaldamento, i rilevatori gas a batteria modello palmare consentono sia di localizzare perdite di gas combustibile negli impianti già predisposti, sia collaudare le nuove installazioni. Sono maneggevoli e pratici da usare anche con una sola mano, ed inoltre presentano una retroilluminazione a LED che consente una più ampia visibilità anche nelle aree scarsamente illuminate.

I rilevatori a batteria di ultima generazione, con sensori per metano, GPL e monossido di carbonio, oltre a essere dotati di allarmi visivi e sonori per avvisi di superamento soglia di pericolosità, presentano anche collegamenti wireless, in modo da mettere al riparo da eventi e situazioni di emergenza potenzialmente disastrosi mediante un alert alla centralina che provvede ad avvisare tutti gli utenti collegati tramite App su smartpone e tablet. Si raccomanda comunque sempre di seguire la buona osservanza di tutte le regole di buon senso e di prudenza negli ambienti in quanto il rilevatore, pur nella sua estrema importanza, può senz’altro segnalare un pericolo, ma è sempre meglio evitare che questo si realizzi, specie se la causa può essere l’incuria e la noncuranza.

Recensione dei Migliori Rilevatori.

Rilevatori di monossido di carbonio, Sensore elettrochimico Allarme CO, Tester per batterie CO al litio ricaricabile, USB Plug in CO Monitor con display digitale OLED per Home/Garage/Caravan (Bianco)

Specifico per rilevare perdite di monossido di carbonio, questo dispositivo funziona con batteria al litio ricaricabile, oltre all’alimentazione USB. La pila ha una durata di conservazione di 1 anno ed è in grado di supportare protezioni multiple come cortocircuito e alte temperature. Il tempo di ricarica va dalle 4 alle 6 ore. Presente in 3 varianti di colore. Prezzo di vendita Amazon € 33,89.

Vemer VE381000 Rivelatore Portatile per Gas Gpl e Metano, 3 V, Bianco

Modello a stilo, semplice e tascabile, è indicato per rilevazioni gas metano e GPL. Ha un’autonomia di funzionamento ottima, di oltre 40 ore. Nella confezione sono già incluse le due pile alcaline AA necessarie per l’uso. La segnalazione di allarme avviene in modo visivo grazie a due LED che ne indicano la concentrazione. Il prezzo di vendita è di € 39,90.

Rilevatore di monossido di carbonio NEMAXX M10, mini rilevatore di CO, batteria con autonomia di 10 anni Allarme con tecnologia avanzata, sensore di fumo conforme alla norma DIN EN50291

Piccolo (sta nel palmo della mano), bianco, elegante nel suo design semplice e funzionale, questo rilevatore funziona con una batteria al litio inclusa. In caso di perdita di monossido di carbonio, avvisa sia con sonoro che con alert luminoso. Led anche per allarme in caso esaurimento della pila. Venduta su Amazon al prezzo di € 36,42.

SMARTWARES – Rilevatore di monossido di carbonio con batteria di 10 anni, CO Warner, EN 50291

Confezione completa di due rilevatori, da installare al muro ma con funzionamento a batteria (fornita con durata 10 anni), così come inclusi sono viti e tasselli per l’installazione senza fili. Presenta luci a LED per segnale di allarme e avviso per eventuale mal funzionamento. Presente anche la funzione sleep, senza sonoro. La coppia è venduta a € 82,08.

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