Rilevatore Gas per Camper

Guida alla Scelta del miglior Rilevatore Gas per Camper

Uno degli aspetti più delicati, da seguire con scrupolo ed attenzione in un camper o in una roulotte, così come sotto una tenda o in un bungalow vacanziero, è indubbiamente quello della sicurezza. Al di là di ogni dettaglio da curare e garantire, sotto ogni punto di vista, il gas rappresenta senz’altro il pericolo forse principale, vuoi per lo spazio limitato dell’ambiente, che dunque non comporta possibilità di facile areazione o di disposizione ideale, vuoi anche per distrazioni o incurie che, spesso, in un ambito di vacanza e di maggiore spensieratezza, siamo più portati ad assumere.

Ecco perché, per una sicurezza attiva in caso di fughe di gas o guasti in genere in camper e caravan, è fondamentale installare un buon rilevatore, ricordando anche che il sensore delle perdite di gas ha una data di scadenza, di regola non superiore ai 5 anni, dopodiché potrebbe non essere più assicurata la perfetta rilevazione dell’eventuale fuga e, dunque, sarebbe buona norma sostituirlo, oppure farlo revisionare o, ancora, cambiare totalmente il rilevatore.

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Viaggiare sicuri con i rilevatori di gas per camper

Questo genere di dispositivo è un apparecchio elettronico davvero prezioso, piuttosto sofisticato nella sua composizione ma semplicissimo da usare per l’utente finale. Di piccole dimensioni, ovviamente, risulta dunque anche di poco ingombro, adatto pertanto anche ai caravan, camper e roulotte, alloggi limitati nello spazio. Presenta, appunto, uno o più sensori specifici, per la rilevazione dei 3 tipi di sostanza gassosa pericolosi che si possono concentrare nell’ambiente, in base alla loro volatilità.

In effetti, i 3 “nemici” in questione, senza dubbio utilissimi ma anche temibili, se non maneggiati ed utilizzati con perizia, rappresentano, in quanto trasportati e conservati in bombole all’interno del camper, una potenziale forma di pericolo. La più rischiosa è indubbiamente la malaugurata ipotesi di incendio, ma anche una forma meno grave, come un residuo di combustione, può mettere a repentaglio la sicurezza dell’ambiente di viaggio. Senza voler fare dell’inutile allarmismo (spesso più dannoso della sostanza e della prevenzione), è utile però sapere che con il gas non si scherza e, tanto meno, con tutti quei dispositivi che generano combustione e fiamme.

I 3 gas da tenere sotto controllo

Forse il più temibile di tutti, che può anche purtroppo portare alla morte per asfissia, è il primo gas analizzato, il Monossido di carbonio (CO). Molto volatile, inodore, incolore e quasi impercettibile, è il più subdolo dei pericoli. Estremamente velenoso, si muove dall’alto verso il basso e si forma dalla cattiva o incompleta combustione di composti organici, per esempio di carbone o legna, a causa della carenza di ossigeno. Attenzione dunque a stufette non perfettamente funzionanti o a bracieri senza tiraggio e ricambio d’aria che, in un ambiente piccolo come un camper, potrebbero avere purtroppo un effetto dirompente.

Le conseguenze di un’intossicazione da monossido di carbonio possono dipendere dalla concentrazione del gas inalato e dal tempo dell’esposizione: se ne possono rilevare di lievi, con sintomi come nausea, vomito o mal di testa, ma anche di temili e gravi con perdita della coscienza e addirittura coma, sino ad arrivare, al massimo della concentrazione, prolungata ed elevata, a situazioni letali.

Dal basso, invece, può arrivare il secondo “nemico”, vale a dire il GPL: il comune gas che trasportiamo nelle bombole, il Gas di Petrolio Liquefatti, una miscela di idrocarburi, i cui principali componenti sono propano e butano. A temperatura ambiente, gli idrocarburi sono allo stato gassoso, mentre vengono poi liquefatti tramite compressioni a pressione, per ridurre l’ingombro e facilitarne il trasporto. Come combustibile è reperibile a largo consumo, ed inoltre è molto indicato in quanto risulta a basso impatto ambientale e con una buonissima resa energetica. È il gas che, più comunemente di altri, utilizziamo per cucinare o scaldarci, ma anche, in un camper, per esempio, per far funzionare il frigo in assenza di corrente di rete. Pur non essendo tossico, nemmeno in alta concentrazione, è comunque pericoloso, e molto esplosivo, nel momento in cui satura un ambiente chiuso, con conseguente carenza di ossigeno nell’aria (inferiore al 17%).

Inoltre, è molto infiammabile, caratteristica che rende le eventuali perdite molto pericolose. Presentandosi anch’esso inodore, allo stato puro, viene integrato con sostanze in grado di renderlo percepibile, proprio per limitarne i rischi. Anche dal punto di vista della colorazione, essendo di per sé una miscela incolore, dalle raffinerie vengono aggiunti additivi giallognoli, sempre per un discorso di riconoscibilità, che può essere anche visualizzata grazie alle innovative bombole trasparenti in vetroresina.

Il terzo e ultimo gas da cui dobbiamo guardarci, in base alla sua pericolosità, senza naturalmente nulla togliere alle potenzialità positive, è l’Etere. Si tratta di una sostanza volatile e soporifera, usata purtroppo anche dai malviventi per addormentare le vittime, spruzzandola direttamente da bombolette spray. Conosciuto pure come etere dietilico, o dietiletere o ancora etossietano, è un composto chimico, infiammabile ed estremamente nocivo, che normalmente si presenta incolore ma dall’odore caratteristico, e può essere usato anche come solvente. Funziona, forse soprattutto, da potente e sicuro anestetico, tanto che a partire dai primi anni del secolo scorso sostituì, per usi medici, il cloroformio, per essere poi, nel corso del tempo, sostituito a sua volta da altre sostanze prive delle sue caratteristiche di volatilità e infiammabilità. Viene utilizzato persino per accelerare l’avviamento a freddo dei motori diesel. Tra gli altri gas soporiferi comunemente usati, troviamo anche, oltre al già citato cloroformio, l’etano, il butano e il tricloroetilene insieme ad altri narcotici, come l’alotano e il cloruro di etile.

 Funzionamento e posizionamento dei rilevatori di gas per camper

Abbiamo dunque illustrato i tre principali gas che possono determinare problemi a bordo di un camper (e non solo). Vediamo ora le soluzioni che, peraltro, risultano efficaci ed anche abbastanza economiche, e che si riferiscono proprio ai rilevatori di gas. Ricordiamo comunque che, proprio per evitare inutili apprensioni, i casi di avvelenamento da CO sono molto più rari in camper che in casa, dove invece, purtroppo, si verificano le principali cause di decesso per asfissia del mondo occidentale.

Tale sicurezza deriva dal fatto che, comunque, un camper nasce già con elementi ben strutturati, tiraggi d’aria e camini ben studiati, stufe efficienti e sistemi di sicurezza omologati, tutti aspetti che nelle abitazioni vengono maggiormente trascurati. In ogni caso, un estremo ed indispensabile strumento che garantisce la certezza della sicurezza è proprio il rilevatore che, definito in una maniera molto semplice, di fatto “annusa” l’aria all’interno dell’autocaravan, ed è in grado di rilevare concentrazioni di sostanze tossiche già al di sotto della soglia di pericolo, intervenendo con alert sonori e luminosi, ed anche collegandosi a ventole di tiraggio dell’aria che, all’istante, possono favorire il ricambio e l’areazione.

Si tratta di piccoli strumenti, di regola alimentati a 12 v, ma sul mercato possiamo trovarne anche a batteria o, per uso domestico, con corrente di rete, e che prevedono uno o più sensori tarati per avvertire i più comuni gas pericolosi. Sono dotati di un microprocessore che ne regola le funzioni, e completati da veri e propri sistemi di autodiagnosi, i quali garantiscono la difesa da malfunzionamenti. Sono inoltre muniti di un’uscita con relé a cui collegare, ad esempio, ventole o allarmi esterne, così come sirene supplementari. In questo modo, il loro funzionamento risulta altamente efficace, ed la segnalazione dei gas tossici assolutamente immediata persino in basse concentrazioni.

Vi sono però reazioni diverse a seconda del diverso peso specifico dei 3 principali gas da rilevare: ad esempio, il GPL pesa più dell’aria e, pertanto, si deposita verso il basso, tendendo ad uscire dove trova feritoie di aerazione proprio il più vicino al pavimento. Al contrario, il monossido di carbonio, che pesa meno dell’aria, si diffonde verso l’alto, e tende a rimanervi pur incontrando eventuali vie d’uscita. Infine, i gas soporiferi come l’Etere presentano pesi differenti, anche se quest’ultimo in particolare segue lo stesso comportamento del GPL.

La soluzione più idonea dunque sarebbe quella di avere dei diversi rilevatori per poter soddisfare tutte le possibili soluzioni, posizionandoli sia in alto sia in basso nella cellula del caravan. Esistono però anche dispostivi unici a più sensori, che possono essere sistemati a diverse altezze. È anche possibile, per riuscire a comprendere tutto il perimetro del camper, posizionare il rilevatore ad un’altezza mediana, in modo da intercettare i 3 tipi di gas pur se meno efficacemente rispetto alle singole installazioni specifiche.

In questo caso, sarà preferibile scegliere un dispositivo indicato quale Trio-Gas, che presenta tre sonde di rilevamento, una per ciascuna tipologia di sostanza. Si tratta di un prodotto molto affidabile, sensibilissimo e con un’ottima capacità di risposta. È dotato di microprocessore che fornisce una diagnosi di tutti i componenti e, dopo aver fatto lampeggiare i suoi due LED giallo e verde per un paio di minuti, il tempo sufficiente per la calibrazione del sensore, risulta funzionante e pronto per i rilevamenti di sorta, che vengono eventualmente effettuati tramite l’accensione di un terzo LED di luce rossa, oltre ad un allarme sonoro. Per il massimo dell’efficienza, il Trio-Gas andrebbe posizionato ad una altezza intorno ai 50 cm dal pavimento, ed è bene sapere che se viene installato tra i 20 ed i 50 cm si avrà una maggior protezione dal GPL e dal gas soporifero mentre fra i 120 e i 170 cm la protezione maggiore sarà dal CO, unitamente sempre al gas narcotizzante.

Va comunque ricordato, come dicevamo all’inizio, che, essendo tutti dotati di membrane sensibili a sostanze che vengono scaldate per funzionare, tali strumenti subiscono una naturale decadenza della prestazione nel corso del tempo, per cui vanno sostituiti di regola dopo al massimo cinque/sei anni, anche in base alla marca e alla tipologia. Naturalmente, pur se sempre collegati alla spina, restano però spenti quando il camper è fermo e, pertanto, la durata effettiva potrebbe intendersi prolungata ed estesa nel tempo, ma è sempre consigliabile non superare comunque i limiti suggeriti dalla casa produttrice. Si raccomanda infine di non posizionare il rilevatore di gas vicino a prese d’aria, uscite degli impianti di condizionamento o riscaldamento, ventilatori e aree con forte umidità e vapore.

Recensioni Rilevatori di gas per camper

Brandson – Rilevatore CO con allarme | Rilevatore monossido di carbonio | Rilevatore | Allarme immediato | Monossido di carbonio | 85dB

Rilevatore di CO adatto per la segnalazione immediata dell’aumento di concentrazioni di monossido di carbonio in locali come box, garage, cantine, caravan, roulotte, camper e barche. Display LCD digitale munito di 3 Led colorati e segnale d’allarme sonoro. Il campo di rilevamento è raggiungibile sino a 60m² all’interno di un locale. Applicabile alla parete o su una superficie piana, è di semplice installazione, e si alimenta con 3 batterie AA da 1,5 V. In vendita su Amazon al prezzo di € 26,99.

Kit di sicurezza per camper rilevatore di gas Spray antincendio rilevatore di fumo sicurezza

Ottimo e completo set di sicurezza che non dovrebbe mai mancare su ogni caravan, composto da rilevatore di gas e di fumo, nonché di una bomboletta spray antincendio. Protezione ideale per alloggi mobili e da campeggio, presenta un sensore di gas conforme alle normative europee, con allarme acustico e visivo. Lo spray può sostituire un piccolo estintore da viaggio ed è adatto per spegnere incendi sviluppati con sostanze liquide, solide o grasse su roulotte o caravan, ma anche in barche, tende da campeggio e similari. Prezzo Amazon € 49,99.

Dometic Gas Checker GC100 Rilevatore di gas

Diverso dai precedenti, si presenta sotto forma di penna, altamente versatile e ovviamente portatile. Adatto anche per un utilizzo domestico, viene consigliato principalmente per campeggio, dato il minimo ingombro e il peso irrisorio (solo 25 grammi), caratteristiche che non pregiudicano, però, la massima sicurezza ed efficienza. Utilissimo per il controllo del livello di gas all’interno della bombola, rileva la presenza attraverso led luminosi. Permette di valutare il contenuto senza dover spostare o pesare la bombola. Il prezzo di vendita su Amazon è di € 51,30.

Kidde Highthawk NHDCO/5DCO/900-0230 BSI Rilevatore di Monossido di Carbonio, a Batteria

Pratico e portatile, oltre ad assolvere il proprio compito in casa, risulta ancora più sensibile nei piccoli spazi, come tende da campeggio, caravan e camper.  La confezione comprende anche le batterie necessarie per l’utilizzo. L’allarme sonoro è penetrante, 85 db, per consentire un ascolto sicuro e garantito. A batteria quasi scarica, viene emesso un alert acustico, oltre ad un messaggio digitale sul display. Costo da Amazon € 29,00.

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